giovedì 20 marzo 2008

Un pernacchio

Per citare il grande Eduardo, voglio dedicare un sonoro "pernacchio" a tutti coloro che voteranno ancora una volta per il cavaliere mascherato, Silvio Berlusconi. Trovo che se lo meriteranno proprio, ostinati a mantenere in auge questo spiacevole personaggio della scena italiana. Qualunque sia la ragione che vi spinga a mettere la croce sul simbolo del PdL, questo nuovo prodotto pubblicitario per il perfetto ipocrita, sia un interesse personale che la squallida paura della sinistra; non ci sono giustificazione per un tale blasfemia.
Per cominciare dalle ultime bestialità del nostro clown nazionale, adesso senza pudore per un conflitto di interessi mai sanato ma anzi aggravato, adesso vuole appropiarsi dell'Alitalia per mezzo delle società di famiglia, facendolo passare per un gesto di patriottismo.
Poi la soluzione proposta alla giovane precaria (povera ingenua invece di sentirsi offesa ha sorriso e poi s'era pure guadagnata una candidatura PdL per il consiglio comunale di Roma, lei si che ha capito come va in Italia), la trovo francamente umiliante, e chi obietta che era solo una battuta ribatto che da un possibile primo ministro voglio serietà e rigore non un Bagaglino da Palazzo Chigi.
Poi vuole far tornare il nostro esercito in Iraq (per rinvigorire l'amicizia col primate Bush, che invece pur continuando a dire che la guerra in iraq era cosa buona e giusta, si stacomunque  dileguando da quel palcoscenico) e voltando le spalle agli accordi internazionali vuole svicolarsi dall'Afganistan. Antieuropeista da sempre e ancor di più adesso che gli hanno ricordato che persiste imperterrito ad essere fuori legge anche per le fequenze occupate abusivamente da Rete4, filo americano per vocazione ma geopoliticamente anacronistico.
Il capolavoro istrionico dello strappo del progamma politico dell'avversario, le regole etiche del partito che non candida i condannati ma con le eccezioni ad hoc per il capo ed i suoi amici, come le leggi ad personam del suo precedente governo.
In ogni sua azione politica o meno è evidente che per lui l'Italia non è una nazione, ma il suo giocherello, quandi diceva che avrebbe trattato la nazione come una sua azienda non mentiva, ma un paese non è un'azienda il suo popolo non è solamente "elettorame" da adulare al momento del voto con promesse vuote populiste ed irrealizabili. 
Governare un paese vuol dire fare gli interessi del popolo che lo compone e non di una minoranza siamo una repubblica con una debole democrazia e non una oligarchia, vuol dire rapportarsi con le altre nazioni con decisione e diplomazia non giocare a risiko.
Sono francamente stanco della possibilità di essere rappresentato da un simile individuo che sta scavando per portare il mio paese oltre il fondo, e sopratutto sono avvilito dal pensiero che ci sia gente che invece pensa che sia il meglio per il belpaese.
C'è bisogno, oggi più che mai di una politica seria e non di avanspettacolo, di rigore e non di superficialità. Non possiamo essere rappresentati da un pluripregiudicato e dalla sua banda bassotti, non ce lo meritiamo e non lo vogliamo.
O tempora , o mores! 

lunedì 10 marzo 2008

Elenco di nomi non le chiamate liste

Da quando sono in Francia sono molto interessato a quello che succede in Italia, guardo e leggo le notizie del belpaese e sono proprio ammaliato da questa campagna elettorale. Sono pieno di aspettative e speranze ma pronto ad un sonoro risveglio, conosco bene i protagonisti dell'agone elettorale.
Adesso sono uscite le liste elettorali e franacamente sono un poco amareggiato. Circa 80% dei nomi nel PdL sono già deputati o senatori o comunque luogotenenti di Berlusconi. Il restante 20% sono nomi di richiamo ossia il pubblico-elettore ne conosce il nome e quindi vota per il nome a lui noto, alcun spirito di cambiamento ma solo marketing.
Dall'altra parte c'è il PD che ha fatto una campagna acquisti tutta incentrata sulla novità, bencontento che ci siano i giovani ma con un minimo di esperianza politica o civica per essere capolista. Altri nomi di richiamo anche per il buon Veltroni, per esempio l'operaio sopravissuto dell'incendio della Thyssen, sa di candidatura publicitaria. Ed infine anche un abbaglio terribile la candidatura di Calearo, il presidente de Federmeccanica, giusto che vengano rappresentati anche gli imprenditori ma se lo avete sentito a Ballaro' vi sareti resi conto che o ha sbagliato schieramento, godeva della caduta dell'odiato governo Prodi, oppure è un emissario del PdL. Chi penso stia conducendo delle buone candidature penso sia Di Petro anche se non le ho lette tutte.
Casini ha preso nell'UDC tutti i transfughi degli altri partiti a partire dall'ultrademocristiano De Mita e impresentabili, quali Cuffaro. Boselli ha avuto la faccia di bronzo di candidare Mastella, che stanamante ha rifiutato, probabilmente qualcun'altro gli ha già promesso un ministero.
La Destra fedele alle sue fondamenta ha candidato picchiatori e picchiatrici, ma almeno non è ancora scesa a biechi compromessi. Anche la Sinistra Arcobaleno persegue i suoi ideali, candidando operai.
Adesso vedremo se queste liste reggeranno cosi come sono fino alle elezioni o se invece non ci saranno già tradimenti ed intolleranze da domani.

lunedì 3 marzo 2008

Carnevale Bordelese

Qui il Carnevale si è festeggiato ieri, per strada la sfilata dei carri, i bambini in maschera e pioggia di coriandoli. Si chiama Carnevale delle due rive, ossia la sfilata dei carri che parte dalla riva sinistra e dopo essere passato per il comune, dove il sindaco dona le chiavi della città, finisce sulla riva destra. E' stato carino ma non riesco a capire se sono  più forti in me anni di cristianesimo che non permette nessun tipo di manifestazione festaiola durante la quaresima viola oppure se trovo fantastico lo spirito pagano del carnevale. Comunque è singolare il fatto che fino a ieri di carnevale qui neanche l'ombra, poi ieri la grande festa e oggi come sabato. Comunque sia il carnevale è l'unica festa pagana sopravvissuta al virus della santa romana chiesa che invade e si sovrappone a tutte le feste col nome di qualche santo cattolico.

domenica 2 marzo 2008

Settimana difficile

Ho avuto un finesettimana turbolento