domenica 19 ottobre 2008

Finalmente il viaggio

Partiamo sabato sera con ALITALIA, fino alla fine a sperare che decollino, tra un fallimento ed una cordata, ma sopratutto che garantiscano dopo 12 gg il ritorno!!!
E arrivimo a Damasco in orario alle 3.30 di domenica, mentre atterriamo sorvoliamo una Damasco illuminata che mi colpisce per il numero impressionante di minareti, tutti illuminati di verde (il colore dell'islam), deve essere la stessa senzazione che ha un arabo che atterra a Roma e vede tutti i suoi campanili.

In un caos prevedibile riusciamo a recuperare i bagagli e veniamo letteralmente rapiti da alcuni tassinari che ci garantiscono di portarci ad Amman in Giordania. Vi dico solo che un cambio di taxi viene fatto in piena tangenziale, tutto cio' che avveniva ci veniva spiegato in arabo...chiaramente ne io ne gabriella parliamo o capiamo una sola parola. Cerchiamo di scrivere almeno in numeri il prezzo che era stato concordato con il capo di questi che parlicchiava inglese...ma in arabo anche i numeri sono diversamente scritti! Ma grazie al bignami in fondo alla Lonely planet riusciamo a capire che il prezzo è cambiato. Dopo una serie di controlli di passaporti da gente non meglio identificati partiamo alla volta della Giordania. Mentre maciniamo chilometri il sole comincia a fare capolino e all'alba siamo alla frontiera Siro-giordana e prima sorpresa bisogna pagare per uscire dalla Siria circa 8 euro. Da entrambe le parti gli agenti di frontiera non brillano per simpatia, ma alla fine coi turisti non sono cosi fiscali.

Infine arriviamo ad Amman che è una città bruttina, piatta e caotica. Prendiamo in affitto una macchina per arrivare a Petra ma dopo un'ora di giro in tondo per Amman, i cartelli sono in arabo per lo più, cominciamo a pensare che passeremo cosi i prossimi 10 giorni. Finalmente a bordo strada vediamo un poliziotto ed incrociando le dita perché parli inglese gli chiediamo la strada per Petra e lui ci dice che anche lui va in quella direzione, cosi lo carichiamo ed iniziamo il viaggio verso sud. Il nostro ospite ci illustra ogni paesino che passiamo, infatti la desert highway altro non è che una strada statale a 4 corsie in pieno deserto ed i paesi che incrociamo sono caratterizzati da 5 casupole ed uno spaccio, le più grandi hanno anche la moschea.
Chiaramente si fanno degli incontri interessanti sulle strade non solo uomini...


Qui in medio oriente tutti usano l'autostop per muoversi e percorre anche grandi distanze, lo abbiamo scoperto oggi e ne avremo la conferma per tutto il viaggio. Grazie al nostro amico poliziotto arriviamo a Petra e dopo 48 ore senza dormire e centinaia di Km addosso ci possiamo riposare in albergo.

1 commento:

Paola ha detto...

Bè .. viaggiare è sempre bello; anche provare emozioni attraverso gli occhi di qualcun altro.
Grazie del passaggio
Attendo la continuazione ...