lunedì 16 giugno 2008

Giugno di pioggia

Giugno sta affongando nella pioggia battente e noi con lui. Abbiamo atteso tutto un inverno che arrivasse il profumo della primavera e poi il sole dell'estate a riempire i nostri sensi ed invece siamo marciti come frutti sull'albero illusi da una promessa di estate non mantenuta.
Come è difficile ogni giorno affrontare il piatto grigiore della pioggia, l'odore appiccicoso della sua umida essenza, l'incessante ticchettio della sua presenza.
Ho bisogno del sole con la sua luce dirompente ed il suo calore avvolgente che mi rincuora, di un aperitivo a bordo fiume, di stendermi sull'erba del parco per respirare l'odore della vita che risorge, sentire la gente che urla di gioia perché ha ritrovato l'allegria dell'estate. Anche la grigia Lione in estate era bella, ritrovava la vita; i lionesi ai primi raggi di sole uscivano all'aperto come topi dopo la tempesta, adesso restano chiusi nelle loro aristocratiche fogne, impettiti come un esercito di cera... solamente il sole puo' scioglierli e ridargli la vita, ma le nuvole, dispettose, si ostinano ad avvolgerci e ci mantengono in uno stato di torpore odioso. Per fortuna quando, alla fine, le nuvole piovose si diraderanno, arriverà il sole e con esso l'arcobaleno a ricordarci quanto è bello raggiungere qualcosa quanto più lo abbiamo desiderato.

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