sabato 3 febbraio 2007

Basta!!!


Sono sinceramente esterrefatto per il gravissimo, ennesimo incidente avvenuto allo stadio. Ma incidente non è, una persona non muore per sbaglio.
A costo di sembrare banale devo dire che è assurdo morire durante un evento sportivo, a causa della violenza inaudita che con lo sport non ha niente a che vedere. Lo sport per definizione è impegno, divertimento, passione e onestà, assolutamente estraneo all'arroganza, alla violenza e alla falsità. Invece adesso lo sport è finito nelle spire dell'interesse economico, ha respirato la violenza di una società corrotta e lui stesso si è insudiciato. Sporco della melma della corruzione, dell'unto del denaro e del sangue degli innocenti.
Non voglio cadere nella retorica delle metafore ma è troppo il sentimento di rabbia per una morte inutile, che scrivo di getto quello che sento. La morte di questo poliziotto in sicilia è realmente una morte inutile. Per mestiere difendere il paese ed i suoi cittadini, ma da chi? Dai cittadini stessi. Morire per difendere l'ordine pubblico durante una partita di calcio, che di sport non ha nulla. Morire per difendere i supporter di una squadra dai supporter avversari ed in cambio ricevere insulti, botte e bombe da chi è un dovere difendere ma non vuole essere difeso. Morire per difendere chi vuole solo assistere ad una partita di calcio (sempre meno).
Chi lo ha ucciso, se mai si saprà, è una persona ignorante nei confronti delle leggi morali, arrogante nel rispetto della vita e vile poichè si nasconde dietro la forza del gruppo. Ucciso da chi pensa che nel weekend le leggi di questa società civile siano in ferie e che presto le riterrà superflue tutto l'anno, lasciandosi andare alla barbarie di una violenza senza limiti.
Allora la società civile deve risvegliarsi e ribellarsi unita contro la violenza dilagante e contro i singoli che di questa violenza si fanno promotori. Non è più tempo di voltare lo sguardo dall'altra parte poiché l'evento non ci ha colpito direttamente, è solo questione di tempo e tutti noi potremmo essere vittime di questi barbari moderni.
Mi auguro che questa morte possa servire almeno a risvegliare le coscienze di questa società intorpidita da un assolutamente falso benessere.

4 commenti:

Stefano ha detto...

Che un evento sportivo sia in grado di esaltare gli animi di poveri dementi non è fatto degno di rilievo. Se da queste escandescenze, però, conseguono danneggiamenti, lesioni e morte, la soluzione è una soltanto (ed è quella per la quale opterei io, a questo punto). Chiudere gli stadi al pubblico. Ti vuoi vedere la partita? Guardala in Tv. I motivi di ordine pubblico devono prevalere.
Scalmanati che gettano motorini carnonizzati dagli spalti, cori razzisti, monete e lattine scagliate, cariche, risse. Se questo è il tifo, che ognuno se lo faccia in casa propria. Ok, c'è anche il buon tifo, quello pulito, ma non possono essere messi a rischio tifosi innocenti per una manciata di esaltati. Quindi, soluzione drastica. Chiudere tutto, baracche e burattini.
Ne ho le tasche piene di questi esaltati che in nome di ideali più o meno meritori degradano all'ultimo stadio della civiltà umana: dal G8 a quanto accaduto tempo fa in Corso Buenos Aires qui a Milano. Gli estremismi, di tutti i tipi, devono essere condannati. Severamente.

antonio ha detto...

Ciao a tutti dal novizio :-)!
Chiudere gli stadi? Sospendiamo il campionato per qualche anno!! Non si può sentire quello che è successo, ormai il calcio è un covo di gentaglia a partire dai moggi per finire con i teppisti assassini negli stadi! Il tifo (quello vero) è la corona della partita, una partita senza spettatori è una non-partita, basta chiudiamo tutto!! PS: in fondo, le società, tutte, le loro colpe le hanno...facciamole pagare...

Paola ha detto...

Il calcio, essendo l'espressione di questa società malata, ha dato origine a tante brutture. Non serve più ormai recriminare sull'accaduto. Se si vuole fare qualcosa di serio, occorre fermare tutto, fare tutti un passo indietro, e ricominciare da capo. Troppi interessi economici, troppi surrogati di ideali e di bandiere. Se fosse per me, fermerei il campionato per tutto l'anno. Le società sportive debbono fare un bel ripulisti dei loro ultras, staccarsi completamente da gruppi, anche velatamente politicizzati o malavitosi. Forse un primo passo, sarebbe quello di proibire alle società di calcio d'essere quotate in borsa. Il marcio vero, si è rafforzato da quel momento. Pretendere da calciatori e dirigenti comportamenti ineccepibili, pena l'esclusione automatica dalla rosa dei giocatori. Sono le società stesse, che debbono far rispettare regole e comportamenti degni di una società civile. Non è pensabile, che io cittadino comune pago le tasse per dare lo stipendio a poliziotti che rischiano la vita per una maniferstazione che non ha nulla a che vedere con la vita pubblica comune. Quindi dentro gli stadi, vigilanza privata, pagata dalle società. Chi non è in grado fuori dal campionato. Questo non significa che solo le società ricche possono farlo, perché le povere potranno utilizzare volontari, tifosi veri che ci tengono al buon nome della loro squadra ed allo svolgimenti regolare della partita. In caso di incidenti o cattivi comportamenti, multare le società o sospenderle secondo la gravità. Vedrai che le società si rifaranno sui cattivi tifosi, e si innescherebbe un circuito virtuoso.

Desperate...architect! ha detto...

Buon giorno da bolzano,ormai la mia citta´d´adozione!!!
Avendo iniziato a vivere qui,vi posso assicurare che viene ancora piu´forte il grido di BASTA calcio e´solo un business!!!chiudiamo societa´, facciamo andare a lavorare i calciatori,lavori seri, e cerchiamo di imparare dai tedeschi calcio 1 volta alla settimana e tanta tanta organizzazine!!!
danke x la disponibilita´