lunedì 23 aprile 2007

La Francia ha votato


Ieri c'è stato il primo turno di votazioni per l'elezione del presidente della Repubblica in Francia ed il primo grande dato è l'altissima partecipazione con l' 84,6% degli aventi diritto, che è sicuramente espressione di un alto senso civico.
E poi veniamo ai risultati, i duellanti al ballottaggio del 6 maggio saranno il neogaullista N. Sarkozy con il 31,1% (UMP) e la socialista S. Royal 25,8% (PS). Sicuramente un'ottimo risultato per il primo ma anche una buona tenuta per la seconda (addirittura un incremento per il PS rispetto al 17% del 2002 con Jospin) .
Grande delusione per JM Lepen (FN) che è scivolato dal 17% al 10,5% e si è riservato di dare le indicazioni di voto il 1 maggio prossimo, ma tenedo presente che l'estrema destra non potrà mai indicare la Royal e che durante gli ultimi giorni di campagna, il leader del FN aveva espresso disappunto per la candidatura di Sarkozy in quanto figlio di immigrati, tutto questo forse porterà ad una indicazione di voto nulla o libera.
L'ago della bilancia per il secondo turno sarà proprio il centrista Bayrou (UDF) che con il 18,5% ottiene un ottimo risultato che sebbene non lo porti direttamente al ballottaggio lo propone come decisivo per l'elezione del nuovo presidente.
I piccoli partiti della sinistra (compresi PCF e Verdi) sono precipitati ad un totale del 8% e poco potranno contribuire alla vittoria della Royal.
Adesso sarà interessante vedere i prossimi 15 giorni come si modificheranno le campagne elettorali dei 2 candidati. Sarkozy, che nelle ultime settimane aveva avuto una svolta a destra, farà rotta verso il centro per avere i voti di Bayrou? E Royal, nonostante la buona percentuale dalla quale parte, si troverà comunque ad inseguire ma riuscirà a spuntarla?
Una piccola parentesi per far notare che i due candidati alla massica carica della Repubblica Francese hanno 52 e 53 anni, in Italia i nostri due leader 67 e 71.
Altro dato importante è che i francesi credono ancora nella politica e sopratutto nell'importanza del voto, che è un diritto dell'individuo ed un dovere nei confronti della società civile. In questa consultazione elettorale dagli esiti incerti, gli elettori sono andati massicciamente a votare, per esprimere la propria volontà per il futuro del paese; la gran massa degli indecisi ha seguito con interesse ed attenzione i dibattiti politici per capire quale candidato avrebbe risollevato le sorti della Francia, che dalla popolazione sono percepite in discesa (recessione economica e riduzione della stato sociale). Sebbene scontenti e delusi dai risultati di J. Chirac che non ha mantenuto le promesse, sanno che l'unico modo per esprimere il proprio volere sono le urne e cosi hanno fatto.
Il prossimo appuntamento sarà per il 6 maggio per la proclamazione del futuro presidente della V Repubblica.

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