lunedì 7 maggio 2007

Lo sport è nazionale


Oggi finalmente si è saputo il risultato delle elezioni qui in Francia, il nuovo presidente è N. Sarkozy. E subito i vincitori hanno esultato, i perdenti hanno riconosciuto la sconfitta. E ho letto su vari giornali le reazioni in Italia: tutti vedono nella vittoria di Sarkozy una vittoria del loro partito o della loro corrente, in particolare gli ex democristiani vedono nell'affermazione del UMP una svolta centrista dell'Europa.
Mastella «Non ci sarà alcun Partito democratico o di sinistra al mondo che, senza una politica aperta al centro o collegata in alleanza con l'area di centro, possa sconfiggere gli avversari politici».
Casini «La straordinaria affermazione di Sarkozy è un grande risultato del Partito popolare europeo e di tutti quei moderati che credono al rinnovamento della politica».
Capezzone «Il successo di Sarkozy è di portata storica e apre una grande opportunità. Sarkozy, ha la possibilità di aiutare non solo il suo schieramento, ma anche i suoi avversari a cambiare».
Berlusconi «La sconfitta della Royal è un'ulteriore prova del fatto che gli europei considerano ormai esaurita la capacità di governare della sinistra. Sarkozy condivide i valori e i principi che sono alla base del nostro impegno politico».
Insomma salire sul carro del vincitore, sempre e comunque, anche se di un altro paese è lo sport nazionale italiano...anche questo è un segno di globalizzazione.
Una cosa giusta l'ha detta invece Di Pietro «Il dato interessante su cui anche l'Italia dovrebbe riflettere è quello anagrafico, per un ricambio delle classi dirigenti».
Oggi qui c'è ancora sole, ma si è alzato un forte vento di ponente.

2 commenti:

Roberto ha detto...

Oggi Silvio si è superato, dal palco di Monza Berlusconi ha affermato, in pieno delirio, "Sarkozy ha avuto me come modello". Oh mio dio!

Desperate...architect! ha detto...

pover'uomo lascialo parlare...siamo messi veramente molto male,in Sicilia ha vinto Forza Italia..insomma stiamo x ricaderci...