lunedì 15 gennaio 2007

I Classici battuti dalla legge del mercato


Dopo la pausa domenicale, volevo soffermarmi su una notizia comparsa qualche tempo fa su Repubblica. In una biblioteca di uno stato americano, a causa del numero crescente dei libri pubblicati e per esigenze di spazio, si era deciso di eliminare i libri meno richiesti dall' utenza. Trovo che un tale atteggiamento sia quantomeno pericoloso, non si puo' permettere che la letteratura, come altre forme di cultura, seguano pedissequamente le leggi del mercato! In una libreria mi aspetto che si metta in bella mostra l'ultimo best-seller e magari il De rerum natura sia lasciato in disparte su uno scaffale impolverato (è un negozio di libri). Ma una biblioteca non puo' sottostare all'auditel librario. La biblioteca è un luogo dove i libri vivono e rivivono, è lei che dispensa sapere e ci permette di non dimenticare il passato, è uno dei luoghi della memoria. E la memoria del passato è la forza e la ricchezza di una civiltà. I popoli che hanno dimenticato il passato sono stati cancellati.
Trovo che si debba intervenire con un netto rifiuto della logica di mercato applicata alla cultura, i risultati devastanti di tale logica sono ben visibili nella televisione. Essa non fa altro che inseguire il gusto del pubblico ed è diventata una pattumiera senza contenuti, piena di pubblicità e non di prodotti.
Una soluzione per non perdere il patrimonio dei nostri classici puo' derivare dalla tecnologia digitale, infatti la trascrizione degli antichi testi in formato digitale (occupa meno spazio) puo' salvarli da questo ingiusto oblio. Stessa soluzione puo' essere adottata per le novità editoriali, formato digitale per non togliere spazio al fascino dei vecchi tomi. Voglio poter entrare in una biblioteca, inebriarmi dell'odore stantio della carta stampata leggermente macerata dall'umidità, lasciarmi avvolgere dall'atmosfera raccolta che solo un silenzio operoso sa darmi ed infine sprofondare in cio' che è stato e sarà.
I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci
consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e
penetrante
Petrarca

1 commento:

Paola ha detto...

ringraziamo Dio che non eliminano anche i lettori vecchi...ma ci arriveranno, se prima non ci sarà una rivoluzione che faccia tornare tutto a misura d'uomo.