venerdì 26 gennaio 2007

Numero chiuso? Si


Ieri il ministro per l'università e la ricerca scientifica, ha detto che non è possibile continuare con la diffusione del numero chiuso per l'accesso alle facoltà universitarie.
Trovo che questo sia l'errore più grande che si possa fare.
Il numero chiuso è l'unico strumento valido per migliorare la qualità dell'insegnamento in questa istituzione fondamentale per il progresso di una nazione. Ogni cittadino ha il diritto di accedere all'istruzione e tale diritto è garantito dalle università pubbliche, ma ciò non impedisce una regolamentazione dell'accesso in base ai meriti. La società ha bisogno di figure professionali che variano in base al momento storico ed economico del paese, l'ennesimo esempio della legge del mercato. E se non vogliamo una valanga di laureati disoccupati o che facciano lavori per i quali non hanno studiato e quindi non siano preparati, bisogna fare dei programmi quinquennali per regolare l'accesso alle diverse facoltà. Solo così si avrà realmente una classe "dirigenziale" valida che faccia divenire competitivo il nostro paese, e non un plotone di lavoratori precari ai call-center. Lo stato investe delle risorse per permettere la formazione universitaria pubblica e poi i neolaureati vengono sotto-impiegati per lavori non adeguati oppure vanno a lavorare all'estero. In questo modo un paese perde soldi, competitività e credibilità.
Nella mia esperienza professionale di medico e chirurgo, già dodici anni fa c'era il numero chiuso, ma il numero di accessi era assolutamente improprio e assegnato senza alcuna programmazione a lungo termine; ciò ha portato ad un numero enorme di disoccupati, in una professione altamente specializzata.
Trovo quindi che solo un atteggiamento responsabile da parte del governo nella programmazione dell'accesso all'università, secondo criteri di meritocrazia, possa ridare forza al nostro paese. E non è il numero chiuso che crea pregiudizio o disuguaglinza.

2 commenti:

Paola ha detto...

Sono perfettamente d'accordo. In nome di una falsa democrazia e pari opportunità per tutti, siamo scivolati in una melma informe, dove è più facile far prevalere gli interessi personali. Non è certo le facoltà aperte, senza programmazione, che porta a migliori opportunità per tutti. Ultimamente sembra che almeno nel pubblico impiego si voglia riportare un pò di meritocrazia; il problema è che nessuno vuole la responsabilità ed ha il coraggio di affermare tu vali, tu no. La mia paura è che non essendoci troppa gente in gamba, si faccia la meritocrazia come sempre in Italia: tu lecchi, tu no. Ma sono una inguaribile ottimista, inoltre si sente nel'aria il desiderio di cambiamenti. La vera rivoluzione culturale deve partire dal basso, da noi gente comune, usando l'intelleto ed il buon senso e riiniziare ad avere la modestia di fare solo una cosa e farla bene; siamo abituati a sentirci pari agli insegnanti, ai medici ai CT di calcio, crediamo di sapere tutto e siamo solo dei terribili arroganti ed ignoranti e più si ignora e più si è arroganti....
Nonostante questo...c'è sempre una tendenza di rotta e sta per arrivare, basta volerlo.

Desperate...architect! ha detto...

Ti giro una domanda in Italia sarà mai possibile un numero chiuso che si basi su una scelta meritocratica? Ti do' la mia di risposta...no...Io anche vengo da una facoltà a numero chiuso,all'epoca,10anni fa,erano 750 posti spalmati su 3 facoltà,la terza classifica sui 750 un giorno durante una lezione,al primo anno, mi disse che stava lì xchè intanto doveva aspettare il fidanzato che si laureva in ingegneria,tale fidanzto ancora faceva il 4 liceo scientifico...il decimo classifica mi disse che era lì xchè il 'papi' aveva un frande studio di archetuttura e lui avrbbe eredito il tutto, il soggetto ancora deve finire e gli esami gleli fanno 'gli sguatteri' di studio...essendomi laureata ad aprile ho avuto 'il piacere',in realtà poco piacere e tanto dispiacere, di vedere le nuove leve selezionate in base anch'esse con il numero chiuso...bè stesso risultato piccoli baroncini che spadroneggiano tra vecchie cariatidi inutili!!
X cui...che tristezza nn se ne uscirà mai!!